Il Programma nazionale Nati per la Musica

Nati per la Musica è un programma italiano per la diffusione della musica da 0 a 6 anni, promosso dalla Associazione Culturale Pediatri – ACP, in collaborazione con il Centro per la Salute del Bambino – CSB Onlus. Nel 2007 ha ottenuto il patrocinio del Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo.

Il Programma è stato avviato nel 2005, sulla scia del progetto Nati per Leggere e si inserisce nell’ambito del sostegno alla genitorialità, una delle quattro priorità dell’ACP.

È stato infatti considerato che anche la musica, come la lettura, dovrebbe essere una pratica quotidiana, coltivata fin dalla primissima infanzia, utile a favorire uno sviluppo equilibrato e armonico dell’individuo. L’evidenza scientifica di ciò, a seguito di studi nell’ambito delle neuroscienze che hanno rilevato l’importanza della musica in relazione allo sviluppo neuronale, ha  convinto i pediatri della necessità di avviare questo progetto interamente dedicato alla musica.

Sul sito del Programma si legge che «Le ricerche scientifiche dimostrano che le esperienze nei primi anni di vita sono fondamentali per un ottimale sviluppo complessivo delle bambine e dei bambini. La musica è una buona pratica che, se attuata precocemente e con continuità, sostiene la crescita dei bambini. »

«La musica permette al bambino di sviluppare la capacità di ascolto e di osservazione dell’ambiente sonoro, maturare le proprie potenzialità espressive, comunicative, immaginative e creative, accrescere le capacità di concentrazione e memoria, rafforzare l’autostima.

Negli ultimi anni è stata ampiamente sostenuta e condivisa l’idea che l’esperienza musicale, sin dall’epoca pre-natale e nel corso di tutta l’infanzia, migliori la qualità dell’interazione madre/bambino, stimoli lo sviluppo cognitivo e porti ad un aumento delle competenze del bambino anche in attività extramusicali. Questo avverrebbe per una sorta di trasferimento delle abilità specifiche apprese musicalmente alle competenze comunicative ed alle funzioni cognitive di base necessarie per svolgere altri compiti di tipo non musicale.

Molti lavori hanno dimostrato che l’attività musicale porta ad una plasticità adattiva della rete neurale coinvolta nell’elaborazione ritmico-temporale delle informazioni linguistiche, ad un miglioramento delle funzioni attentive e mnestiche e delle abilità di lettura.»

Dal convegno “La musica come strumento per lo sviluppo del bambino” (Modena, 15 marzo 2014).

Anna Cattoretti ha collaborato attivamente con Nati per la Musica dal 2009 al 2024 con corsi, conferenze – assieme alle pediatre Dr.ssa Chiara Di FrancescoDr.ssa Raffaella Schirò –, concerti per bambini, articoli, recensioni, etc.; è stata Referente del Programma per la Lombardia, Formatrice per alcuni corsi Nati per la Musica e chiamata a dare la sua consulenza, nel 2024, per l’Osservatorio editoriale Nati per Leggere.

 

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