La Music Learning Theory ovvero la teoria dell’apprendimento musicale, è una ricerca scientifica su come gli esseri umani apprendono la musica. A questo studio il professore americano Edwin E. Gordon (ricercatore di psicologia della musica, didatta e musicista) ha dedicato la sua intera vita, sviluppando inoltre le linee di una prassi pedagogico-musicale, messa a punto al fine di educare alla musica fin dalla prima infanzia.
Gordon ha studiato l’attitudine musicale che ogni essere umano ha alla nascita e lo sviluppo della capacità di comprendere la musica che il bambino può ottenere, solo se immerso in un ambiente musicalmente ricco, vario e stimolante. La musicalità del bambino potrà perciò svilupparsi pienamente o no, a seconda dell’ambiente che lo circonda e il periodo in cui l’ambiente può influire in maniera determinante sullo sviluppo della musicalità è quello che va dalla nascita al nono anno di età, con particolare efficacia nei primi 3 anni.
Gordon ha sempre sottolineato come quella da lui sviluppata fosse una “teoria” e non un “metodo” e questo pensiero vincola gli insegnanti a una continua osservazione, a uno studio empirico del proprio operato e della efficacia raggiunta, a una costante attenzione nei confronti di ogni singolo allievo (piuttosto che all’applicazione di moduli astratti e di percorsi precostituiti, che sarebbero propri di un “metodo”).
Più piccoli sono gli allievi, più preparato deve essere l’insegnante. Le competenze richieste agli insegnanti sono sia musicali (approfondite), sia pedagogiche.
Edwin E. Gordon, che ha dedicato 50 anni della sua vita alla messa a punto della “Teoria dell’apprendimento della musica”, ha dato un forte impulso alla diffusione della MLT in Italia, recandovisi periodicamente per tenere corsi fino al 2010.
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